Il luogo dove sorge Torino e il suo orientamento non sono mai scelti per caso, ma il fattore magico-religioso costituisce una parte importante per la nascita dell’insediamento. Torino ha una pianta romana, con il tracciato che apriva le quattro porte d’accesso sui quattro punti cardinali, mentre la via principale seguiva la linea ascendente del sole.
La tradizione esoterica vuole Torino come uno dei tre vertici del triangolo della magia bianca, insieme con Praga e Lione, ma anche come punta di un altro triangolo, quello della magia nera, che tocca Londra e San Francisco. Non dimentichiamo che Torino è costruita sul 45° parallelo, segnalato dall’obelisco con in cima l’astrolabio situato in piazza Statuto (uno uguale si trova ad undici chilometri di distanza alla fine di corso Francia). Torino sorge anche alla confluenza di due fiumi, il Po e la Dora, che formano un anello d’acque attorno alla città. Il Po rappresenta il Sole, e quindi la parte maschile, la Dora è la Luna, quella femminile.
Piazza Statuto, che una volta ospitava una necropoli, è considerata il cuore nero della città; la Gran Madre invece, sotto la quale la tradizione esoterica vuole ci sia sepolto il Sacro Graal, è considerata il cuore bianco.